Milioni di euro di danni alle coltivazioni e alle strutture agricole con
frane e smottamenti che hanno compromesso la viabilità interna. E'
quanto emerge da un monitoraggio di alcune associazioni di categoria sui danni
provocati dal maltempo in Sicilia dove ad essere colpite sono state
anche le produzioni più tipiche come gli agrumeti della zona di Ribera
che nel pieno della produzione sono stati allagati con perdita del
raccolto.
Nei Comuni di Menfi (Agrigento) e Castelvetrano
(Trapani) le forti piogge hanno fatto straripare i fiumi con detriti che
hanno colpito le strutture dei vigneti e agrumeti mentre i seminativi e
le ortive sono tutti sommersi dall'acqua. Danni nell'Agrigentino, alle
colture e alle strutture lungo il fiume
Platani, tra Ribera e Cattolica Eraclea. La mancata manutenzione degli
argini ha comportato l'esondazione e determinerà ulteriori costi per la
pulizia visto che con l'acqua arrivano spazzatura e detriti di tutti i
tipi. Oltre alla pioggia, anche l'apertura della paratia della diga ha
determinato danni ingenti all'agrumicoltura della zona di Ribera.
Si temono danneggiamenti anche al ponte provvisorio sul fiume Verdura
(SS 115) indispensabile per tutte le attività produttive. Grave la
situazione lungo il fiume Naro che ha spazzato via tutte le colture
pregiate del territorio.
Nel Palermitano si contano già danni
gravissimi soprattutto nella zona di Chiusa Sclafani, Giuliana,
Bisacquino e Contessa Entellina dove l'acqua ha letteralmente portato
via agrumeti, oliveti, ortaggi. I campi seminati sono completamente
allagati e in futuro anche il grano potrebbe subire ulteriori danni così
come si temono conseguenze devastanti per le ciliegie.
Le associazioni di categoria chiedono di verificare le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità.
Situazione confermata anche in altre zone della Sicilia e da altre associazioni di categoria. I Danni sono rilevati lungo la fascia costiera che dal Villaggio Mosè
arriva a contrada Misita, e nei comuni di Canicattì, Castrofilippo,
Favara, Ribera, Caltabellotta, Siculiana, Sambuca di Sicilia, Naro, e
Licata.
L'unione provinciale degli agricoltori fa sapere,
inoltre, che a subire i maggiori danni sono stati gli aranceti, le
superfici seminate a grano duro e i vigneti da mosto: le intemperie si
sono abbattute con violenza sulle coltivazioni radendo praticamente al
suolo i sistemi di irrigazione oltre ad aver danneggiato le piante.
A
rischio, se non del tutto compromessa, risulta la coltivazione delle
arance: alcune piante sono state abbattute, per le altre ci si trova
nell'impossibilità di raccogliere il frutto per via degli allagamenti
negli aranceti stessi. Si parla di svariate superfici che da un primo
calcolo ammonterebbero a circa 200 ettari.
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