venerdì 29 marzo 2013

AUGURI DI BUONA PASQUA!

Nuovi sequestri di fragole importate illegamente in Europa


La Ekland Marketing Company of California ("EMCO CAL"), responsabile delle attività di licensing per conto di prestigiosi breeder, ha lavorato a stretto contatto con i funzionari doganali dell'UE durante la stagione 2012-2013 per far rispettare i diritti esclusivi sulle varietà vegetali dell'Università della Florida per le fragole coltivate in Egitto.

"Nel corso della stagione, i funzionari doganali europei hanno sospeso il rilascio di decine di carichi di fragole prodotte in Egitto, in quanto erano in violazione dei nostri diritti esclusivi", ha detto Johnny Loff, Vice-Presidente della Ekland. Loff presiede il programma di licenza egiziano EMCO CAL. "La buona notizia è che, rispetto alla stagione passata, quest'anno abbiamo aumentato considerevolmente il numero di esportatori autorizzati", ha aggiunto Loff.


Il Dr. Fahiem El-Borai Kora, rappresentante EMCO CAL, mentre effettua controlli presso coltivatori in Egitto.

Infatti, il programma di licensing egiziano della stagione 2012-2013 è il migliore registrato dalla EMCO CAL. "La stragrande maggioranza dei coltivatori ed esportatori egiziani vedono nelle varietà di fragole dell'Università della Florida la scelta più redditizia. Le varietà dell'Università della Florida offrono costantemente ai coltivatori la migliore qualità, i più alti raccolti, e migliori condizioni di spedizione", spiega Roy Ekland, fondatore e proprietario di EMCO CAL. L'azienda è il licenziatario esclusivo delle varietà di fragole facenti parte del programma di sviluppo dell'Università della Florida, in tutti i paesi eccetto Stati Uniti e Canada.

"Festival (qui accanto in foto); Sweet Charlie; Winted Dawn e Fortuna. Ritengo che queste e le altre varietà dell'Università della Florida possano diventare le varietà di fragole più popolari sul mercato mondiale", riferisce Ekland. EMCO CAL sta lavorando con grande impegno per raggiungere questo obiettivo.

Nel corso degli ultimi tre anni, EMCO CAL ha avviato un intenso dialogo con i coltivatori ed esportatori egiziani relativamente ai diritti di privativa vegetale dell'Università della Florida. Gli esportatori e le aziende commerciali egiziane hanno risposto positivamente. Secondo il Dr. Fahiem EL-BoraiKora, responsabile di EMCO CAL in Egitto, sono molte le aziende che si sono fatte avanti per stipulare accordi di licenza nelle stagioni 2011/12 e 2012/13. Spiega El-Borai "I coltivatori egiziani esportano trenta tonnellate di fragole fresche ogni anno. Le varietà di fragole dell'Università della Florida costituiscono il 90% delle intere esportazioni egiziane di fragole".

"Il nostro staff in Egitto lavora in stretto contatto con gli esportatori e i coltivatori dai quali si riforniscono. Gli esportatori egiziani in possesso di regolare licenza possono così ottenere i vantaggi garantiti dalle varietà dell'Università della Florida senza che, in caso contrario, i loro carichi vengano intercettati dalle autorità doganali", precisa Loff. "L'elevata deperibilità delle fragole fresche determina infatti una problema enorme per gli esportatori privi di licenza allorché i loro carichi vengono bloccati in dogana", continua Loff.

EMCO CAL sta adottando con successo questo approccio multi-nazionale di licenze e tutela doganale delle privative vegetali anche in altri paesi. Erika Montañez, responsabile di EMCO CAL per le licenze nel Messico, conferma che nel Messico, come in Egitto, la varietà "Festival" dell'Università della Florida predomina nella produzione di fragole tra i coltivatori. Spiega Montañez: "Nella stagione passata, il Messico costituiva un mercato problematico. Oggi la situazione è completamente differente. Il nostro staff in Messico ha esaminato molti aree di produzione e ha concesso un buon numero di licenze di esportazione per la varietà "Festival". Sia i coltivatori che le aziende di marketing sono molto attive nel richiedere e ottenere accordi di licenza."


Un'altra immagine della selezione di fragola Florida Festival.


Ad oggi, EMCO CAL non ha intrapreso inziative legali o di tutela doganale negli Stati Uniti o altri mercato relativamente alle fragole esportate dal Messico. Spiega Montañez: "Gli esportatori messicani guardano con molta attenzione agli sviluppo del nostro piano di licensing e di controlli doganali attivati in Europa nei confronti delle esportazioni egiziane. Per loro la varietà "Festival" è di enorme importanza e non vogliono avere nessuno dei problemi che si sono verificati in Egitto".

Le attività di licensing internazionale della Ekland Marketing Company of California contano sulla collaborazione del White List Team ™, un collaudato gruppo di avvocati internazionali specializzati in proprietà industriale e privative vegetali in Europa e nel mondo. Il concept del White List Team ™ è stato ideato dall'avvocato statunitense Patrick Ballew e dall'avvocato cileno Gabriela Paiva. E' Roberto Manno, avvocato italiano, a gestire le attività del White List Team ™ nell'Unione Europea.

Panna e frittura? Vi fanno venire le rughe



Panna e frittura? Vi fanno venire le rughe
Paradossalmente si chiamano AGE, che in inglese vuol dire “età”. In realtà, AGE sta per Advanced Glycosilated End e indica quei “prodotti avanzati della glicazione” che consentono agli zuccheri liberi del sangue di legarsi alle proteine, creando l’invecchiamento della pelle. Questi AGE si trovano in alcuni cibi che sarebbe bene evitare, o consumare poco, soprattutto a una certa età.
La frittura, la frittura mista, la carne troppo arrostita, una fetta di torta (specialmente quelle con la crema e la panna), i pasticcini, la pasta e il pane bianco. Ecco gli alimenti ricchissimi di AGE e che quindi ci fanno invecchiare prima del tempo. Ma sono anche alimenti buoni e sani, che non si devono cancellare dalla dieta… basta consumarli in modo tale da non farvi superare la quantità di 1 milione di AGE al giorno. E allora bastano 150 grammi di frittura, 100 grammi di pane oppure di pasta, 120 grammi di torta e 200 grammi di carne alla griglia. Naturalmente presi separatamente e non tutti insieme nello stesso pasto. Se riuscirete a limitarvi in questo, assicurano i ricercatori, ridurrete le rughe sul viso del 13%.




giovedì 28 marzo 2013

Confcommercio: la crisi è una tempesta perfetta

Confcommercio rivede al ribasso le stime su PIL e consumi 2013, lavoro, fiducia e produttività: appello alla responsabilità politica e alla legalità.




Previsioni 2013 riviste in negativo su PIL, consumi, lavoro, redditi e fiducia di imprese e famiglie: i risultati del Report Confcommercio presentato in apertura dei lavori del 14esimo Forum di Cernobbio non inducono certo all’ottimismo.
Siamo in una situazione di «tempesta perfetta», spiega il presidente, Carlo Sangalli, che vede l’Italia nel «momento più difficile della storia economica repubblicana, in cui i costi economici e sociali della crisi si sono sommati alla crisi dell’etica pubblica e della politica».
=> Confronta con il Report Censis su occupazione e redditi
Come uscirne? Assumendosi «la responsabilità del cambiamento», in primis da parte del mondo politico.

Situazione economica

«Tutte le variabili economiche sono in peggioramento dal 2007» spiega il direttore del Centro Studi Confcommercio Mariano Bella: «meno occupazione, produttività stagnante e pressione fiscale particolarmente elevata implicano minori consumi». Ecco le stime per fine 2013:
  • PIL -1,7%, rispetto al -0,8% stimato 5 mesi fa.
  • Reddito pro-capite -10,7% rispetto al 2007.
  • Consumi – 2,4% contro la precedente previsione di -0,9%.
  • Fiducia delle famiglie è ai minimi storici e degli imprenditori del commercio (secondo i dati Istat) inferiore ai minimi del 2009.
Qualche schiarita arriva dal saldo estero: esportazioni in crescita moderata, importazioni ridotte. Importante l’apporto dei servizi turistici. Qui si inserisce una critica: «anche durante il dibattito pre-elettorale non si è parlato affatto di servizi e di turismo, ma solo di manifattura, trascurando l’evidenza, non del tutto marginale, che i servizi costituiscono circa il 75% del valore aggiunto nazionale».
Nel 2014 torna la crescita, limitata però a un punto percentuale, non sufficiente a far recuperare la flessione del 2013.Risultato: la perdita di consumi reali per abitante a fine 2014 sarebbe del 9,7% sul 2007, equivalente a una riduzione, ai prezzi del 2012, di circa 1.700 euro pro capite.

Lavoro

Capitolo definito centrale in qualunque seria strategia di uscita dalla crisi strutturale. In Italia, su 100 persone ne lavorano 38 (contro le 49 in Germania). Grave la disoccupazione giovanile (circa il triplo che in Germania).
Gli italiani lavorano nettamente di più, in termini di ore, rispetto a tedeschi, francesi e spagnoli, ma la produttività è molto bassa: un italiano produce mediamente 36 euro per ogni ora lavorata, il 25% in meno rispetto ai tedeschi e quasi il 40% in meno sui francesi (meglio, invece, degli spagnoli, che hanno un pil per ora lavorata di 34 euro).
=> Confronta con il rapporto Eurispes sul lavoro in Italia

Disagio sociale

Confcommercio introduce un nuovo indice per misurarlo, il MIC (Misery Index Confcommercio), raddoppiato dal 2007. Previste oltre quattro milioni di persone assolutamente povere nella media del 2013, rispetto ai 3,5 milioni del 2001.
=> Leggi il rapporto Eurispes sulla crisi politica, economica e sociale

Proposte

«La crisi economica si sta trasformando in crisi sociale. E’ come se l’orologio produttivo della nostra economia fosse tornato indietro di quasi tredici anni, ai primi anni Duemila» spiega il presidente di Confcommercio, secondo cui, come detto, la politica deve assumersi la responsabilità del cambiamento. La ricetta suggerita: un «programma essenziale», che passi attraverso lotta alla corruzione, riduzione dei costi della politica e del numero dei parlamentari, legge elettorale che garantisca la governabilità, semplificazione amministrativa e istituzionale
Per quanto riguarda più nel dettaglio le misure di carattere economico:
  • impulso UE a crescita e occupazione, con investimenti pubblici produttivi
  • rimborso debiti della PA alle imprese
  • revisione del patto di stabilità interno
  • ottimizzazione delle risorse comunitarie
  • investimenti su servizi pubblici, trasporti, logistica, energia, cultura, turismo, made in Italy, innovazione e aggregazioni di rete per PMI.
  • riduzione della pressione fiscale, attraverso spending review e recupero di evasione ed elusione.


Beer to business


Birra e imprenditoria  

Fare affari con la birra artigianale è un’alternativa interessante in questi tempi piuttosto complessi. Il mercato, in controtendenza rispetto a quello di altri settori, è in continua espansione in Italia e il numero dei microbirrifici, pur aumentando, non risponde ancora alla domanda. Cosa fare allora? Improvvisarsi birrai?
Non è proprio tutto così semplice, ma con volontà, passione e la giusta dose di nozioni si può pensare di avviare un attività che richiede molta dedizione e un investimento non trascurabile, ma che garantisce ancora possibilità di guadagno.

L’Associazione Pavese Amici della Birra è impegnata già da qualche anno nella promozione dell’
imprenditoria nel campo della birra artigianale, soprattutto da quando questo prodotto è stato finalmente riconosciuto ufficialmente come “agricolo” dal Ministero dell’Economia.


Sì, perché quello è stato un passaggio fondamentale, che ha definitivamente sancito il legame imprescindibile tra la birra artigianale e le sue materie prime (orzo e luppolo) che nel campo si coltivano e dal campo assumono le prime caratteristiche fondamentali. Un’azienda agricola, anche piccola, oggi può scegliere di dedicarsi alla produzione di birra artigianale in regime fiscale agevolato, riqualificando così terreni marginali altrimenti non utilizzati e diversificando il proprio lavoro.

Anche senza essere agricoltori si può decidere di investire nella birra artigianale, ma è bene ricordare una regola fondamentale:
è indispensabile conoscere ciò che si vuole produrre e poi vendere. Prima di fare il grande passo informatevi, studiate, diventate homebrewers, ma soprattutto appassionatevi come noi alla birra artigianale.


Agricoltura: Cia, puo' essere un vero ammortizzatore sociale


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(ASCA) - Roma, 21 mar - A pagare piu' di tutti la crisi in Italia sono i giovani del sud, dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto dimensioni allarmanti: tra i 15 e i 24 anni uno su due (50,4%) non ha un lavoro e quasi un 'under 30' su tre (31,9%) ha rinunciato a cercarlo. Partendo da queste cifre da emergenza i giovani dell'Agia-Cia hanno deciso di spostarsi per due giorni al sud per discutere di ricambio generazionale nelle campagne. Portando, proprio dove l'allarme e' piu' alto, la questione della potenzialita' dell'agricoltura di diventare un vero ammortizzatore sociale, visto che nel 2012 si e' rivelato l'unico settore in controtendenza dal punto di vista occupazionale, con un aumento degli addetti pari al 3,6 per cento. Lo rende noto l'Agia-Cia in occasione della Tavola rotonda dal titolo ''Il Piano regionale di sviluppo rurale: bilancio e prospettive tra vecchia e nuova programmazione''. Mentre le possibilita' di fare impresa in Italia sono sempre meno, proprio dal settore primario vengono segnali positivi - sottolinea la Cia - e non solo per il numero dei dipendenti in crescita nello scorso anno, ma anche se guardiamo al capitolo ''donne imprenditrici''. Non solo, infatti, la quota di aziende agricole con al timone una 'lei' e' passata in Italia in dieci anni dal 30,4 per cento al 33,3 per cento attuale, ma valori superiori alla media si registrano proprio nel Sud, dove il numero di donne a capo di un'impresa agricola arriva al 34,7 per cento del totale. ''Nonostante la crisi grave e persistente - ha detto il presidente Politi - il settore primario e' estremamente vitale e puo' fare molto per il Paese e per il Sud, ma e' indispensabile sbloccare il 'turn over' nei campi, fondamentale per lo stato di salute dell'agricoltura italiana''. ''E' fondamentale che si mettano i giovani nella condizione di entrare in agricoltura non solo come dipendenti ma anche come imprenditori e di creare imprese dinamiche e competitive''.

Medicina tradizionale cinese e indiana una cura contro il cancro del pancreas

Da un ingrediente della medicina tradizionale cinese e indiana una cura contro il cancro del pancreas

Presso il centro di studio sui tumori dell'Università del Colorado è stata effettuata una scoperta che i ricercatori giudicano "emozionante" e che è stata pubblicata sulla rivista Carcinogenesis.

Secondo quanto fin qui sperimentato dallo scienziato Rajesh Agarwal e dai suoi colleghi, infatti, sembrerebbe che il succo del melone amaro indiano, o Karela (Momordica Charantia), impedirebbe alle cellule cancerogene del pancreas di metabolizzare il glucosio, portandole così alla morte.

Il melone amaro è utilizzato da secoli nella medicina popolare cinese e indiana, soprattutto come cura contro il diabete. I ricercatori sono partiti proprio da questa tradizione e dalla constatazione che il diabete tende può presagire un futuro sviluppo del cancro al pancreas.

I risultati, secondo Argwal, dimostrano che il succo di melone produce, "un'alterazione negli eventi metabolici delle cellule tumorali pancreatiche e l'attivazione della proteina AMP, un enzima che indica bassi livelli di energia nelle cellule."

Forse non a caso, il melone amaro regola anche la secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Dopo gli studi precedentemente effettuati su tessuti in vitro, il gruppo di ricerca ha dimostrato che anche nelle cavie da laboratorio l'alimentazione con succo di melone amaro ha abbattuto del 60% il rischio di sviluppare il cancro al pancreas rispetto al gruppo di controllo.

Gli studi, molto promettenti, proseguiranno, sempre che ricevano le sovvenzioni necessarie.
Data di pubblicazione: 15/03/2013



Tutti i benefici della frutta essiccata


Dalla stipsi alla gotta, dalla pressione alta alle infezioni della vescica: la frutta essiccata, oltre ad essere una fonte preziosissima di energia, apporta benefici sia in termini di prevenzione che di cura di molte patologie, grazie alle sue proprietà antiossidanti e all'alto contenuto di vitamine e sali minerali.



I datteri per esempio, molto dolci ma con un basso indice glicemico, alleviano la sensazione di fatica rilasciando gli zuccheri lentamente mentre 4 fichi secchi forniscono la dose giornaliera raccomandata di ferro per contrastare l'anemia.

L'uvetta (ricca di boro, minerale che riduce la perdita di densità ossea), offre l'aiuto ideale contro l'osteoporosi e 50 grammi di prugne secche al giorno - come le nonne insegnano - eliminano qualsiasi problema di stitichezza.

Le nocciole, grazie all'alto contenuto di vitamina A ed E, rendono la pelle lucida e bella mentre i pinoli (ricchissimi di proteine), possono addirittura sostituire carne e pesce.

Le proantocianidine dei mirtilli secchi esercitano un effetto di antiaderenza sulle pareti della vescica, impedendo ai batteri di attecchire.

Le antocianine delle ciliegie, invece, esercitano un effetto benefico su molte infiammazioni come l'artrite e la gotta.

Le albicocche disidratate, infine, grazie all'elevato contenuto di potassio, maggiore di quello delle banane, sono l'ideale per regolare e contenere i livelli di pressione del sangue.



mercoledì 27 marzo 2013

Agente Monomandatario



In Valagro, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti speciali, la Scienza è al servizio della Natura, perché ci occupiamo di nutrizione in maniera sostenibile.

In ottica di potenziamento della struttura vendite FARM ITALIA, stiamo cercando per alcune aree del territorio italiano:

Agente Monomandatario

Riportando direttamente all’Area Manager, il candidato individuato si occuperà di garantire il raggiungimento degli obiettivi commerciali assegnati, visitando clienti e distributori, assicurando un’adeguata copertura commerciale della zona di sua competenza e l’analisi periodica dei risultati di vendita. Gestirà nuovi contatti
commerciali con le strutture distributive presenti nell’area assegnata, garantendone l’assistenza tecnico/commerciale.

I requisiti richiesti:
- Diploma o Laurea in Scienze Agrarie;
- Esperienza commerciale, anche breve, maturata nel settore Agribusiness;
- Ottime capacità comunicative e abilità relazionali;
- Iniziativa e forte orientamento all’obiettivo.

Si offre Start Up iniziale, un portafoglio clienti consolidato ed incentivi in linea con gli obiettivi del ruolo.

Alcune delle Sedi di lavoro:
- Lombardia (ad eccezione di CR - BR – MN) e Piemonte (ad eccezione di TO e AT)
- Friuli Venezia Giulia
- Provincia di Cosenza e Crotone
- Provincia di Parma e Piacenza

Ricerca di Agenti di commercio

Nell'ottica di potenziamento della propria struttura vendite, la Hydro Fert S.r.l., azienda leader nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti speciali, ricerca:

Agenti qualificati ed esperti

per le seguenti regioni: Emilia Romagna e Veneto.

Riportando direttamente alla direzione commerciale, il candidato individuato si occuperà di garantire il raggiungimento degli obiettivi commerciali assegnati, visitando clienti e distributori, assicurando un’adeguata copertura commerciale della zona di sua competenza e l’analisi periodica dei risultati di vendita. Gestirà nuovi contatti commerciali nell’area assegnata, garantendone l’assistenza tecnico/commerciale.

I requisiti richiesti:
  • Diploma o Laurea in Scienze Agrarie;
  • Esperienza commerciale, anche breve, maturata nel settore Agribusiness;
  • Ottime capacità comunicative e abilità relazionali;
  • Iniziativa e forte orientamento all’obiettivo;
  • Indispensabile la conoscenza del territorio e l’introduzione presso aziende agricole, rivendite e vivai.
Coloro che, in possesso dei requisiti indicati, fossero interessati alla nostra offerta, potranno inviarci dettagliato curriculum all'indirizzo e-mail: info@hydrofert.it

Per guadagnare in ortofrutta, si deve cambiare approccio.



Anni fa, tutto era diverso. Anni fa, lo zucchero era solo zucchero, e una mela era una mela. Anni fa, la frutta era venduta prevalentemente in piccoli punti vendita. Anni fa, i problemi erano altri. Produrre prodotti di buona qualità, organizzare i trasporti, adattare i prezzi alla domanda, trovare i clienti giusti.

Un tempo, ci si poteva guadagnare da vivere così. Oggi il mondo dell'ortofrutta è cambiato.

Da un lato, il peso della grande distribuzione  è cresciuto enormemente, riducendo proporzionalmente i margini di chi produce e vende. Dall'altro, la logistica terziarizzata è disponibile a tutti, e non costituisce più fonte di vantaggio competitivo per nessuno. Un tempo ci si poteva vantare della rapidità con cui si riusciva ad evadere gli ordini dei clienti, o si riusciva a sfruttare i costi più bassi dovuti ad una miglior efficienza logistica come arma di vendita. Oggi, non più. La logistica in outsourcing garantisce par condicio per tutti.

Guardando al trasformato, anni fa si poteva avere i migliori stabilimenti di produzione, con macchinari all'avanguardia, capaci di sfornare prodotti unici. Avete presente le prime insalate di IV gamma? Oggi non più. Il mondo è pieno di produttori desiderosi di saturare il mercato e fornirvi proprio quel nuovo prodotto del vostro concorrente che ha tanto successo, con il marchio che volete, quando volete. La produzione in outsourcing democratizza l'innovazione. Pensate alle marche dei supermercati. Le regole del profitto sono cambiate.
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Oggi non basta più produrre pomodori buoni e saperli trasportare ai clienti con tempestività per garantirsi margini di profitto decenti e costanti - certo, in qualche annata può andare ancora bene, quando c'è poca offerta, la domanda tira e cosi via – ma l'anno dopo?

Molte aziende ortofrutticole devono cambiare approccio, se vogliono sopravvivere e prosperare. Devono iniziare ad analizzare i bisogni dei consumatori, a studiare un'offerta che soddisfi quei bisogni, a differenziare la propria offerta dai concorrenti, a comunicare le proprie differenze a trade e consumatori finali. Devono innovare la loro offerta ed aggiungere significato al loro prodotto. Devono cioè iniziare a ragionare in termini di marketing, e non di sola produzione e vendita.

Un cambio di mentalità totale, ma che sarà sempre più necessario negli anni a venire.

Di Maurizio Pisani

Fondi di caffè per coltivare funghi, parte lo studio sostenuto dal Comune di Capannori


fondicaffeI fondi del caffè ottimi per la coltivazione di alcune specie di funghi. E’ quanto si propone di dimostrare un progetto sperimentale che intendono realizzare Concetta Vazzana e Giulio Lazzzerini, rispettivamente docente e ricercatore della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze  in collaborazione con il  Comune e il Centro Di Ricerca Rifiuti Zero. Dell’innovativo progetto si parlerà a Capannori nell’ambito dell’iniziativa sul caffè sostenibile  in programma dal 22 al 30 marzo  su iniziativa  del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune coordinato da Rossano Ercolini e dell’amministrazione Del Ghingaro. Durante lo showroom sul caffè sostenibile non si parlerà quindi  solo di nuove modalità di progettazione alternative alle capsule del caffè ‘usa e getta’, ma anche di un nuovo sistema di valorizzazione agronomica dei fondi del caffè. 
Anche per questo, alla luce di già consolidate e redditizie esperienze  in corso in California e di un progetto in atto in Basilicata, il Centro Ricerca Rifiuti Zero sta mettendo a punto un programma da proporre ad Ascit per il  ritiro dedicato dei fondi del caffè provenienti dagli oltre 200 esercizi pubblici e di ristorazione, bar, pasticcerie, ristoranti e mense presenti  sul territorio comunale.
Secondo una prima stima sarebbe possibile raccogliere non meno di 500 tonnellate all’anno di fondi di caffè (considerando che al peso della polvere del caffè deve sommarsi circa il 50% di acqua) che attualmente finiscono nella raccolta differenziata dell’organico. Separando invece i fondi, non solo si risparmierebbe oltre il 50% dei costi di trattamento e di trasporto -   i fondi per il caffè per la loro carica azotata sono da considerarsi “scarti verdi” come gli sfalci e potature – ma si otterrebbe dell’ottimo ammendante tal quale per la coltivazione di alcune specie di funghi tra l’altro molto richieste dal mercato.
 Ed è proprio questo uno dei progetti che lo workshop del 23 marzo metterà a punto per passare poi allo studio di fattibilità del sistema di “ritiro dedicato” e di attuazione della sperimentazione della coltivazione di funghi che richiede spazi molto modesti.
L’workshop sarà preceduto venerdì 22 marzo dall’inaugurazione di uno Showroom nella sede comunale di piazza Aldo Moro  intitolato ‘Separare il caffè dal suo contenitore si può: sempre!” al quale interverrà anche  il sindaco, Giorgio Del Ghingaro. La mostra sul caffè sostenibile con degustazione  sarà interamente dedicata alle soluzioni per rendere  riciclabili le capsule di caffè  ‘usa e getta’ che, secondo un caso studio del centro di ricerca rifiuti zero del Comune, in Italia costituiscono una parte considerevole dell’indifferenziato se si pensa che se ne consumano 1 miliardo l’anno (il 10% di quante ne vengono consumate nel mondo). Saranno presenti vari tipi di macchine da caffè, dalla classica macchina per espresso  da bar  a  cloni delle  macchinette del caffè domestiche, che verranno tutte utilizzate con capsule di nuova generazione. Tra queste la più rivoluzionaria è ‘Tablì ‘una compressa di caffè monoporzione di macinato di caffè compattato e autosostenuto con un procedimento del tutto naturale, inventata e brevettata dall’ingegner Gianpaolo Belloli.



La frutta in succo aumenta la capacita' di contrasto in caso di risonanze magnetiche

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Alcuni succhi di frutta sono risultati particolarmente indicati per aumentare la capacità di contrasto in caso di risonanze magnetiche, costituendo una valida alternativa ai mezzi di contrasto artificiali.

I frutti interessati da questa particolare proprietà sono il mirtillo nero, la mela rossa, l'uva, l'ananas, la mora e la barbabietola rossa, che risultano idonei ad elevare il contrasto del tratto gastrointestinale.

Al momento i ricercatori stanno indagando anche le proprietà di una bacca dell'Amazzonia, conosciuta con il nome di Açai, per lo sviluppo di un vero e proprio mezzo di contrasto alternativo.

UE: seconda votazione sulle limitazioni all'uso di neonicotinoidi



Dopo il nulla di fatto ottenuto il 15 marzo scorso durante la riunione dello SCoFCAH, il Commissario alla Salute Tonio Borg ha confermato che la proposta di sospendere l'uso dei neonicotinoidi per due anni avanzata dalla Commissione verrà ora votata dal Comitato di Appello nella seconda metà di aprile.

Il Ministro inglese dell'Agricoltura Paterson, spalleggiato da Ungheria, Germania, Romania, Portogallo e Spagna, chiede che nelle prossime settimane vengano realizzati ulteriori studi sulla presunta pericolosità dei neonicotinoidi, mentre Francia, Olanda e Polonia si dichiarano a favore della sospensione proposta dalla Commissione, ritenendo sufficienti i dati divulgati dall'EFSA.


martedì 26 marzo 2013

I benefici del cioccolato fondente

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Continuano ad arrivare sempre più buoni motivi per mangiare cioccolata fondente.

Il cioccolato era definito dai Maya il “cibo degli dei”. Il cacao fa parte dei “tesori” che i conquistatori spagnoli importarono dal Messico dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Colombo. Da allora ha conquistato  il palato dei consumatori di tutto il mondo, ma solo negli ultimi anni si stanno chiarendo i suoi possibili rapporti con la salute, e in particolare i suoi effetti nella prevenzione cardiovascolare. (8)
Innanzitutto il cioccolato biologico fondente portato nel supermercato nel quadro di accordi di commercio equo e solidale è il migliore.
Alcuni dei principali produttori di cioccolato a buon mercato usano bambini schiavi in Africa per raccogliere cacao. Più fondente è il cioccolato con meno zucchero, latte e altri ingredienti, più è ricco di cacao. E' allo stesso tempo gustoso e sano il cioccolato fondente con un range di almeno dal 70% al 90% di cacao .
Il cioccolato al latte contiene latte, che nega i benefici per la salute, e lo zucchero, che alimenta le cellule tumorali. Evitalo.
Il cioccolato è un vero e proprio alimento con un alto valore calorico: 100gr di fondente apportano 515 kcal (quello al latte raggiunge le 550Kcal).
E’ noto che il cioccolato ha un effetto benefico sul tono dell’umore, ma ha anche proprietà salutari per l’apparato cardiovascolare; pertanto è anche un trattamento.
Secondo la dichiarazione della Dr. Debra Miller nel Chemistry Central Journal, "I semi di cacao sono un 'Super Frutto' dato che fornisce un valore nutritivo al di là della loro composizione di macronutrienti". (1)
È interessante notare che non si deve mangiare un sacco di cioccolato ogni giorno per ottenere i benefici per la salute. Una piccola squisitezza, come uno scacco o due al giorno sosterrà una buona salute.
Uno studio su quasi 20.000 partecipanti in Germania ha concluso che coloro che mangiavano 7,5 grammi di cioccolato fondente al giorno hanno ricevuto la maggior parte dei benifici del cioccolato come la protezione del cuore. (1) Le barrette di cioccolato fondente biologico sono di solito 100 grammi.
Questi effetti benefici sembrano soprattutto legati al contenuto di alcune sostanze non a funzione nutritiva, i flavonoidi. Questi componenti (flavon-3-dioli ed epicatechine) servono a non far irrancidire i grassi del cioccolato (burro di cacao), ma hanno anche un effetto antiossidante sul metabolismo delle cellule umane.
Il test ORAC, acronimo di Oxygen Radicals Absorbance Capacity (Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno), misura la capacità antiossidante degli alimenti contro i radicali liberi presenti nel nostro organismo.
Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa. Le proprietà benefiche e medicinali di molti alimenti sono legate proprio al contenuto di questi antiossidanti. Nel corso dei numerosi processi metabolici una piccola quantità di ossigeno dà origine a delle molecole chiamate radicali liberi, che danneggiano le strutture cellulari ed il DNA, questa azione negativa mina la salute dell’intero organismo che riesce però a tenere sotto controllo l’attività dei radicali liberi attraverso sostanze  endogene (sintetizzate autonomamente) ed esogene (antiossidanti presenti negli alimenti).
Si ritiene unanimemente che l’esposizione ai ROS, causando progressive e cumulative alterazioni strutturali e funzionali della cellula, sia all’origine dell’invecchiamento e di svariate malattie croniche degenerative, fra le quali anche arteriosclerosi. (10) Inoltre, i ROS possono attivare vie di segnale intracellulare che portano ad alterazioni delle cellule delle pareti vascolari (11). Da questi brevi cenni si capisce come molecole capaci di reagire con i ROS, direttamente o indirettamente, siano di enorme interesse per la fisiopatologia cardiovascolare.
Per cercare di quantificare il potere antiossidante degli alimenti il Dipartimento dell’Agricoltura americano ha elaborato una scala ORAC, basata sulla capacità di assorbimento dei radicali liberi prodotti dall’ossigeno.
Privilegiare i cibi con un punteggio ORAC elevato significa garantirsi una maggior protezione contro le malattie e i tumori in genere. Gli alimenti con il più alto punteggio sono il tè verde e il cacao.
http://blog.fiasconaro.info/images/i-benefici-del-cioccolato-fondente_ceoc-_0.jpg
Ecco un elenco di alimenti con il peso di 100 gr. e il rispettivo valore in ORAC:
cioccolato min 70% cacao 13,120
Nocciole 9,645
Lenticchie 7,282
Prugne secche 5,770
Vino rosso da tavola 3,873
Melograno 3,307
Uva passa 2,830
Mirtillo 2,400
Mora 2,036
Aglio 1,939
Tè verde (1 tazza 150 gr.) 1,880
Cavoli 1,770
Fragole 1,540
Mela con buccia 1,520
Spinaci 1,260
Lamponi 1,220
Licopene (pomodoro rosso) 1,200
Cavolini di Bruxelles 0,980
Prugne 0,949
Broccoli 0,890
Arance 0,750
Uva rossa 0,739
Peperoni rossi 0,710
Ciliegie 0,670
Kiwi 0,610
Cipolle 0,450
Mais 0,400
Melanzane 0,390
Mela 0,207
Pompelmo (succo) 1 bicchiere 1,274
Uva nera (succo) 1 bicchiere 5,216 (9)
I flavanoidi agiscono come antibatterici, antimutageni, antinfiammatori, vasodilatatori e soprattutto antiossidanti, permettendo la riduzione delle malattie neurodegenerative umane, come i disturbi cardiovascolari, i tumori, le disfunzioni cerebrali e le infiammazioni. (7) E' stato dimostrato che influiscono positivamente anche nei pazienti affetti da diabete evidenziando un miglioramento della funzionalità dei vasi sanguigni pari al 30%. (6)
Secondo i ricercatori dell'Università di Adelaide, i flavanoli promuovono la vasodilatazione, che possono di conseguenza abbassare la pressione del sangue e quindi è consigliato il consumo di cioccolata ai pazienti con ipertensione. (1)
Ci sono anche potenziali benefici per i pazienti affetti da malattie del fegato. Scienziati spagnoli hanno scoperto che mangiare cioccolato fondente abbassa la pressione sanguigna nel fegato e riduce i danni ai vasi sanguigni dei pazienti con cirrosi.
Inoltre il cioccolato fondente:
Protegge da ictus e infarti: il cioccolato fondente abbassa la pressione sanguigna, che abbassa i rischi di attacchi cardiaci e ictus. (1) Vasodilatazione del microcircolo con miglioramento del flusso sanguigno in particolare coronarico e cerebrale riducendo gli eventi cardiovascolari del 37%, e di ictus del 29%. (13)
Riduce il rischio di cancro al colon: i polifenoli del cacao del cioccolato fondente riducono il rischio di cancro colorettale. Questo è stato determinato in uno studio del  Science and Technology Institute of Food and Nutrition in Spagna, che è stato pubblicato sulla rivista Molecular Nutrition. (2)
E' ricco di grassi sani: Il grasso nel cioccolato contribuisce pochissimo all'aumento del colesterolo. Esso contiene abbondante acido oleico, il tipo di acidi grassi presenti nell'olio d'oliva, che aiuta a prevenire le malattie cardiache e promuovere l'attività antiossidante. (3)
Migliora il metabolismo del glucosio: le barrette di cioccolato fondente (con più del 70% di cacao) inibiscono i problemi dello zucchero nel sangue aiutando a prevenire il diabete e l'obesità. (3) La risposta all’insulina prodotta dal pancreas migliora in modo significativo, diminuendo il rischio di diabete del 31%. (12)
Il colesterolo cattivo (LDL) tende a diminuire, quello buono (HDL) ad aumentare. (14)
Migliora l'umore: studi hanno dimostrato che il cioccolato fondente contiene serotonina e aumenta la produzione di endorfine. E 'un antidepressivo naturale. (4)
Migliora le funzioni cerebrali: il professore Ian MacDonald della Nottingham University ha utilizzato l'analisi MRI per determinare che l'attività del cervello è migliorata con le persone che avevano appena consumato bevande al cacao. (4)
Alleggerisce i fastidi pre-mestruali: Ecco un suggerimento per i mariti e fidanzati per dare cioccolato fondente alle vostre mogli e amiche. (5)
Ecco ora abbiamo molte ragioni per mangiare cioccolato fondente almeno al 70% di cacao. Ci sono barrette anche all'80% e 90%. Non stiamo parlando dei cioccolatini dolci con un sacco di zucchero o di latte o ripieni. Più è amaro, meglio è.
Allo stato delle conoscenze, dunque, non c’è motivo di privarsi di questo grande piacere.

Aree agricole: si restringono sempre più



L'Italia perde oltre il 20% del territorio adibito ad agricoltura, e anche gli altri Paesi non se la passano meglio.
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Ieri da Early Warning ho commentato il drammatico grafico sulla disoccupazione nei paesi PIGS. Oggi, un'altra interessante chart: quella relativa alla diminuzione delle aree agricole nei principali Paesi sviluppati.
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Negli ultimi 50 anni, gli 11 Paesi presi in esame hanno convertito circa il 10% del loro territorio da agricolo ad urbano o comunque non coltivabile. Il record è dell'Irlanda, con il -20%, dal territorio quasi completamente agricolo che era nel 1960, ma rimane comunque uno dei Paesi con la maggior estensione agricola in percentuale. In Italia invece la situazione è, come prevedibile, drammatica: in 50 anni siamo scesi da oltre il 70% a meno del 50%, e il trend sembra inarrestabile.
Intanto, il governo presenta un disegno di legge sul consumo di suolo. Sì, stranamente stavolta non si è scelta la consueta strada del decreto legge con la quale si governo abitualmente in Italia, anche su argomenti fondamentali. Si preferisce il DDL, che ha iter lunghissimi e che in Parlamento con molta probabilità non verrà approvato. Si sa, non esistono partiti o potentati vari che tutelino gli interessi dell'agricoltura, del suolo e alla fin fine del fabbisogno alimentare del Paese.
Mentre invece chi costruisce svincoli, autostrade, ferrovie e condomìni gode di infinite protezioni. Ci mangeremo i guardrail.
Grafico - Early Warning

Ismea rilancia un programma di agevolazioni per l'acquisto di terreni agricoli da parte dei giovani

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L'Istituto Ismea, nonostante il mancato accordo in sede di Consiglio di ministri UE, relativamente alla proroga del Regime di aiuto n.110/2001, rilancia e mette in campo nuovi strumenti e modalità: facilitazioni di acquisto dei terreni per i giovani e tassi migliori di quelli applicati dal mercato.

Saranno, infatti, due le linee di Riordino Fondiario: da un lato favorire il ricambio generazionale in agricoltura promuovendo l'acquisto di terreni da parte dei giovani imprenditori agricoli, dall’altro operare nella ricomposizione fondiaria a favore di tutti gli agricoltori in regime di non aiuto di stato, garantendo comunque condizioni più favorevoli per l’acquisto dei terreni rispetto ai tassi di interesse applicati dal mercato.

Riguardo i giovani è stato approvato con nota Ares (2009) 352176 del primo dicembre 2009 dalla Direzione generale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea un nuovo regime di intervento denominato "Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura", volto a favorire il ricambio generazionale in agricoltura mediante l'acquisto di terreni da parte dei giovani.

L'agevolazione consiste in un premio di primo insediamento che viene concesso nel quadro di un'operazione di leasing immobiliare finalizzato all’acquisizione dell'azienda agricola, mantenendo inalterato l'attuale livello di agevolazioni.

Il premio di primo insediamento è concesso in conto interessi, ad abbattimento delle rate, costanti e posticipate, da restituire secondo un piano di ammortamento, di durata variabile, a scelta del soggetto beneficiario, tra un minimo di 15 anni e un massimo di 30 anni.

Beneficiari della misura sono appunto i giovani agricoltori di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non ancora compiuti, anche organizzati in forma societaria, che intendono insediarsi per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di capo azienda e che presentino un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola articolato su un periodo di almeno 5 anni che dimostri la sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.

Ismea, già prima della scadenza del regime di Aiuto, aveva puntato sull’approvazione di agevolazioni per i giovani imprenditori agricoli. Infatti, storicamente l’intervento fondiario veniva utilizzato per l’80% dai giovani. Inoltre tale regime, affiancato dalle agevolazioni per il "Subentro in agricoltura", consentirà ad Ismea di favorire la nascita di nuove imprese competitive, perché sui terreni acquistati i giovani potranno realizzare investimenti fino ad 1.000.000,00 di euro.

Accanto a questa misura l’Ismea in accordo con il Mipaaf sta procedendo a notificare presso La Commissione Europea un nuovo regime di intervento di Riordino fondiario che consentirà agli agricoltori di continuare a rivolgersi all’Istituto per beneficiare di finanziamenti a tassi più vantaggiosi rispetto a quelli vigenti.


News: Cipro, il sollievo e l'angoscia dei cittadini

http://www.youtube.com/watch?v=QOm1xnun62o&playnext=1&list=PLGWKgaTMGTQsDPQpHuNMkx2Bd-39MeEH8&feature=results_main

Le grandi proprietà curative dell'Aloe Vera



 Scopri le grandi proprietà curative dell'Aloe Vera
L'Aloe vera è una pianta antica dalle grandi proprietà terapeutiche: depurativa, cicatrizzante e cura le infiammazioni
Aloe vera: la storia
L' aloe è una pianta grassa originaria dell'Africa centrale, ma l'habitat in cui cresce è molto vario: comprende infatti sia il bacino del Mediterraneo, sia i Paesi orientali come l'India, le isole dell'Oceano indiano, gli Stati Uniti e il Messico fino ad arrivare in Venezuela e in Oceania.

Sotto questo nome sono elencate numerose specie (circa 250) tutte appartenenti al genere Liliaceae. L' aloe cresce spontanea sui terreni secchi e calcarei, ma si può coltivare anche nei nostri giardini, balconi e terrazzi: l'importante è ricreare un minimo di ambientazione e di terreno idoneo, che deve essere ricco di sabbia di fiume e di materiale grossolano (argilla, pomice, macinatura di roccia lavica), proprio per aumentare al massimo la permeabilità del terreno.

Aloe Vera Extra contiene puro succo al 100% non diluito, ottenuto da foglie selezionate, decorticate a mano, lavorate e stabilizzate a freddo. Provalo anche nella versione aromatizzata alla pesca.
Anche i cinesi conoscevano l'aloe
L' aloe vera è nota da millenni per le sue proprietà  medicinali ed è notevole il fatto che gli usi antichi di questa pianta siano gli stessi di oggi, in Occidente come in Oriente. Il nome dell'aloe potrebbe derivare dall'arabo alua, vale a dire amaro, oppure dall'ebraico halat, con lo stesso significato, chiara allusione al suo sapore amaro. Gli antichi egizi, secondo una tradizione che si è tramandata fino a oggi, erano soliti piantare del'aloe all'ingresso di una nuova casa, così da potersi assicurare lunga vita e felicità. Citazioni circa le virtù terapeutiche dell' aloe vera si ritrovano nei manuali medici della dinastia  Sung, datati intorno al 1276 a.C., e pare che anche Nefertiti e Cleopatra usassero la sua polpa sul viso come crema idratante per mantenere la pelle giovane. In Grecia il suo succo si mescolava alla mirra per disinfettare il cavo orale, e Cristoforo Colombo annotava nei suoi diari come l'estratto di aloe vera fosse una specie di medicina tuttofare per curare i naviganti durante le lunghe traversate oceaniche.
Le proprietà curative
L 'aloe vera: è caratterizzata da foglie carnose, succulente e dal margine seghettato. Dal centro della pianta si sviluppa un fiore dalla forma tubulare, con steli lunghi, dal colore prevalentemente rosso.

Dalle foglie dell' aloe è possibile ottenere due tipi di estratti, il succo condensato e il gel, che utilizzati come sostanze terapeutiche possiedono costituenti chimici, indicazioni e interazioni farmacologiche diverse fra loro.

- Il succo condensato è ottenuto prevalentemente dai tubuli esterni, situati al di sotto dell'epidermide della foglia. Avendo proprietà lassative si utilizza contro la stipsi atonica (con feci dure). Si prende un cucchiaio di succo lontano dai pasti per periodi brevi. La stessa posologia è indicata anche per chi vuole ottenere un effetto depurativo sull'intero organismo.

L'utilizzo del succo di aloe in alcuni casi può portare effetti collaterali quali emorroidi e infiammazione intestinale.
Fra le controindicazioni vi sono: gastrite, coliti, diverticoli, appendiciti, dolori addominali in genere, occlusione intestinale, gravidanza e allattamento. L'uso eccessivo e prolungato nel tempo di lassativi antrachinonici (senna, aloe, rabarbaro, frangula, cascara) può comportare numerose interazioni con farmaci o altre piante medicinali, cardiotonici (digitale, adonide, mughetto, scilla, strofanto, ecc.). Inoltre, potrebbe aumentare la tossicità di alcuni farmaci o ridurne l'assorbimento.

- Il gel fresco racchiuso nelle foglie carnose dell' aloe, se spalmato sulla pelle, cura infiammazioni, dermatiti, scottature, è un grande cicatrizzante, rende più rapida la guarigione delle ferite, ha un'azione schermante nei confronti dei raggi UV, migliora la microcircolazione e costituisce un ottimo ingrediente per la cosmesi antiage. Ecco perché in fitoterapia viene utilizzato come ottimo rimedio naturale. Si utilizza applicandone un sottile strato sulle zone interessate e facendo assorbire con un lieve massaggio. Se applicato su ferite, si copre il punto leso con una garza sterile e non si massaggia.

Gli effetti collaterali sono presenti se il gel a base si aloe viene assunto per via interna: il gel non depurato dagli antrachinoni e il succo della pianta ottenuto frullando la foglia intera sono spesso responsabili di irritazioni gastroenteriche. Le controindicazioni sono le stesse del succo. Le interazioni possibili sono con chemioterapici o altri farmaci gastrolesivi.

MIPAAF

Comunicato stampa


Foto Ministro Catania
Unesco, l'Italia candida una pratica agricola a patrimonio dell'umanità: la vite ad alberello di Pantelleria
(25/03/2013)

"La candidatura dell'UNESCO rappresenta un riconoscimento molto importante. Questa pratica agricola è diventata infatti un vero e proprio simbolo di una comunità che, grazie al duro lavoro nei campi, riesce a rinnovare quotidianamente il profondo legame tra l'uomo e la natura, in una terra difficile che nei secoli è diventata fonte di vita e sostentamento".

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, commenta la candidatura, da parte della Commissione nazionale italiana per l'UNESCO, de 'La pratica agricola tradizionale della vite ad alberello di Pantelleria' nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.

"Voglio ringraziare tutta la comunità pantesca - ha proseguito il Ministro - per l'importante apporto dato in questi anni alla candidatura e il comitato promotore, che ha speso tempo ed energie per far sì che questa antica pratica possa essere riconosciuta come emblema di una comunità troppo spesso ai margini dell'attenzione delle istituzioni".

Qualora la candidatura italiana vada a buon fine, diventerebbe la prima pratica agricola al mondo a far parte della Lista del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità UNESCO.

"L'Italia ha candidato, nelle scorse settimane, i 'Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato' nell'altra Lista dell'UNESCO, quella del patrimonio materiale. Per la prima volta - ha aggiunto il Ministro - entrambe le candidature italiane nelle due liste prestigiose dell'UNESCO sono legate a paesaggi e pratiche agricole. Questo dimostra che il patrimonio rurale italiano è parte integrante dell'intero patrimonio culturale del nostro Paese. Un'ulteriore riprova del fatto che l'agricoltura non può essere considerata solo un fattore meramente economico, ma piuttosto come parte essenziale della nostra storia".

La pratica agricola della coltivazione del vitigno ad alberello nell'isola di Pantelleria è una delle forme di allevamento della vite tradizionalmente impostata nei piccoli vigneti in condizioni di limitata disponibilità idrica o di clima sfavorevole. Tale pratica è caratterizzata dalla coltivazione della vite in buche circolari profonde sino a 50-60 cm, al fine di difendere la pianta dal vento e ottenere un microclima che le permetta di superare i periodi di siccità. Questa tecnica consente di ottenere produzioni caratterizzate da intense cariche aromatiche e necessita di abilità colturali quasi interamente affidate al lavoro manuale.

Il dossier di candidatura è stato curato da un'apposita task force ministeriale coordinata dal prof. Pier Luigi Petrillo, che aveva seguito con successo anche le precedenti candidature delle Dolomiti, della Dieta Mediterranea, e dei Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato.

Ufficio Stampa

Pillola al pomodoro contro le rughe?



Una pillola "rivoluzionaria" nel suo genere è quella al licopene, antiossidante tra i più efficaci per il nostro organismo, dato tra l'altro il suo ruolo antitumorale. Questo ritrovato potrebbe essere messo in commercio già dal mese prossimo.

La pillola di licopene promette di proteggere la pelle dall'azione dei raggi UV, nocivi, e di mantenere più a lungo l'abbronzatura, combattendo al contempo gli odiati segni dell'età. E' stata creata dal prof. George Truscott della Keele University e dal dermatologo tedesco Fritz Boehm della Humboldt University.

In pratica l'assunzione di una pillola equivale all'ingerimento, in termini di antiossidanti, di sei-otto pomodoro cotti. Perché è stato scelto il licopene? E' presto detto: è in grado di combattere le forme di ossidazione tipiche dei radicali liberi e che sono alla base del processo di invecchiamento della pelle umana. E' come una crema antirughe, spiegano i ricercatori, che però opera dall'interno verso l'esterno.

Fonte: www.medicinalive.com

Italia: con +29% e' boom di iscrizioni agli istituti agrari



Con un aumento record del 29 per cento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, la campagna torna prepotentemente a crescere nell'interesse delle giovani generazioni. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l'anno scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dal quale si evidenzia il successo dell'agroalimentare nelle scelte formative.


http://trattori.condivisione.net/immagini/Prezzi-dei-trattori.jpg

Si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto al passato quando la vita in campagna era considerata spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di quella in città. A confermarlo è una analisi Coldiretti/Swg dalla quale emerge che la metà dei giovani tra i 18 ed i 34 anni - sottolinea la Coldiretti - preferirebbe infatti gestire un agriturismo piuttosto che fare l'impiegato in banca (23 per cento) o anche lavorare in una multinazionale (19 per cento).

Il contatto con la natura ed i suoi prodotti - precisa la Coldiretti - è diventato premiante rispetto all'impegno negli strumenti finanziari di un istituto di credito o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande multinazionale. Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano queste occupazioni sono emerse - conclude la Coldiretti - tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna.

Fonte: www.agi.it

lunedì 25 marzo 2013

Le 10 proprietà benefiche del limone



limone proprieta benefiche
Molte sono le proprietà benefiche del limone. Esso riesce ad agire nell’intestino, favorendo la digestione. Può essere utilizzato per la cura dei capelli e dei denti; aiuta a curare i disturbi respiratori e ha delle ottime proprietà dimagranti. Inoltre riesce a combattere i radicali liberi e a rafforzare i vasi sanguigni. Da molti punti di vista può essere definito un vero e proprio toccasana per la nostra salute. In particolare possiamo trarre molti vantaggi dal succo: ecco perché non dovremmo trascurare di inserirlo di tanto in tanto nella nostra dieta.


1. Favorisce l’attività intestinale
Il limone riesce ad aiutare un’adeguata attività intestinale, agendo nello specifico sui movimenti peristaltici e quindi sulla digestione. In questo modo è in grado di determinare la giusta regolarità, anche perché è noto per le sue proprietà astringenti. L’ideale sarebbe bere al mattino, come prima cosa, del succo di limone mescolato all’acqua tiepida.
2. Combatte i disturbi respiratori
In quanto ricco di vitamina C, si dimostra molto efficace nel contrastare i disturbi che riguardano la respirazione. Il succo del frutto potrebbe essere in questo senso molto utile per chi decide di effettuare escursioni in alta montagna, nel caso in cui si manifesti un’insufficienza di ossigeno.
3. Abbassa il colesterolo
Ci sono una serie di studi scientifici, che dovrebbero essere ancora approfonditi, ma che hanno messo in evidenza come la tangeritina, una componente presente nella buccia del limone, potrebbe rivelarsi importante per tenere sotto controllo il livello di colesterolo.
4. Cura dei denti
Il succo di limone si può utilizzare a livello topico anche per attenuare il mal di denti; può fermare le emorragie gengivali; riesce a migliorare l’alitosi; può essere usato per la regolare pulizia dei denti, servendosi di dentifrici al limone o aggiungendo qualche goccia al prodotto che impieghiamo abitualmente.
5. Cura della pelle
Da non dimenticare le proprietà cosmetiche del limone, che agisce come un vero e proprio rimedio contro l’invecchiamento della pelle, rimuovendo rughe e punti neri. E’ anche un antisettico naturale e quindi cura le scottature, le punture d’api, l’acne e l’eczema. Se lo beviamo insieme ad acqua e miele, rende l’epidermide più lucida.
6. Cura dei capelli
Se viene applicato al cuoio capelluto riesce a combattere alcuni problemi che interessano i capelli, come, ad esempio, la loro caduta o la forfora. Riesce a dare una lucentezza naturale.
7. Aiuta a perdere peso
Fra le altre proprietà terapeutiche, c’è anche quella di aiutare chi è in sovrappeso a dimagrire. A questo scopo si dovrebbe assumere il succo con acqua tiepida e miele, non dimenticando comunque di accompagnare il tutto con un’apposita dieta ipocalorica.
8. Contrasta i radicali liberi
E’ capace di contrastare l’azione dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cellulare dell’intero organismo. In questo senso riesce a svolgere un ruolo determinante, anche per avere un viso più fresco e più giovane. Il tutto è dovuto alle sue componenti nutrizionali.
9. Rafforza i vasi sanguigni
L’opera di rafforzamento dei vasi sanguigni è possibile grazie alla presenza di vitamina P, che è molto importante per ciò che riguarda la prevenzione delle emorragie interne. E’ sempre questa vitamina che svolgerebbe un’azione favorevole alla regolazione della pressione del sangue.
10. Aiuta gli occhi
Un’altra componente, la rutina, riesce a ridurre alcuni sintomi legati alle malattie degli occhi. Fra queste anche quelli della retinopatia, che può essere determinata dal diabete. La rutina, fra l’altro, può combattere gli effetti negativi che i fenomeni ossidativi hanno sull’organismo.

I benefici dell'uva contro i danni ai reni dovuti a una dieta ricca di grassi

L'uva potrebbe essere un'arma importante nella lotta contro le malattie renali causate da una dieta ricca di grassi.

L'estratto dai semi dell'uva potrebbe servire per la prevenzione e il trattamento delle malattie, secondo uno studio comparso sulla rivista Applied Physiology, Nutrition and Metabolism e condotto dal Laboratory of Bioactive Substance at the Center of Biotechnology di Borj-Cedria, Tunisia. Si sa che gli estratti dai semi dell'acino (Gsse) contengono potenti antiossidanti.

Gli scienziati hanno esaminato gli effetti sui topi del Gsse tratto da un cultivar di uva ("Carignan") di Vitis vinifera dal nord della Tunisia. Quando gli animali, che avevano problemi ai reni indotti da una dieta ad alto contenuto di grassi, ricevevano una dose di estratto che corrisponde a 35 grammi per 70 chili di un adulto umano, si verificava una parziale inversione del deposito dei trigliceridi. Secondo gli scienziati i polifenoli, incluso il resveratrolo, sono responsabili dei benefici effetti positivi del Gsse.

Giovani Imprenditori


L'agricoltura è un settore anticiclico, quando tutti gli altri settori vanno male l'agricoltura è il primo settore a riprendersi, d'altronde il settore primario è alla base della civiltà. Oggi più che mai, dopo l'esodo dalle campagne, i giovani dovranno ripartire da lì, dal settore primario che spesso è sottovalutato e che invece è il volano della ripresa economica. L'UE questo lo sa bene, per ciò finanzia abbondantemente le iniziative prese da giovani in questo settore.

Per chi fosse interessato, può dare un'occhiata al Subentro in agricoltura:

SUBENTRO IN AGRICOLTURA

Il biologico batte la crisi: +7,3% nel 2012

 
La crisi dei consumi sembra non contagiare i prodotti biologici. A testimoniarlo è l'ultima rilevazione del panel famiglie Ismea/Gfk-Eurisko che indica, nel 2012, una crescita della spesa del 7,3%, dopo il più 9% messo a segno nel 2011.
I dati, riferiti agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti di vendita della grande distribuzione organizzata, rivelano in valore andamenti particolarmente favorevoli per biscotti, dolciumi e snack, con un +22,9% rispetto al 2011, e bevande analcoliche (+16,5%).
Bene, sempre in relazione alle referenze biologiche, anche pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi, sia freschi che trasformati (+7,8%), e lattiero-caseari (+4,5%), mentre chiudono in leggera flessione le uova, in calo dell'1,9%.
I risultati 2012 confermano una forte concentrazione degli acquisti su poche referenze, con i primi venti prodotti che coprono quasi tre quarti della spesa totale e i primi dieci vicini al 60% di quota.
Le uova, nonostante la battuta d'arresto, restano il prodotto più gettonato, con il 13% circa della spesa complessiva. Tra i prodotti più acquistati seguono confetture e marmellate, con l'8,8% di incidenza e un +15,7% della spesa sul 2011, e il latte che copre un altro 8,6%, grazie anche a un aumento di quasi il 9% rilevato su base annua. Fuori dal podio lo yogurt, con l'8,2% di quota, prodotto che ha però subito un calo del 4,1% degli acquisti rispetto all'anno precedente.
I dati per ripartizione territoriale confermano una maggiore propensione al consumo di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, che rappresentano oltre il 70% del mercato, a fronte di una quota di quasi il 23% del Centro Italia e di circa il 7% del Mezzogiorno. La dinamica degli acquisti rivela un andamento positivo in tutte le aree a eccezione del Sud che ha chiuso in 2012 in flessione del 7,1% su base annua.
Relativamente ai diversi canali distributivi, Ismea segnala, per effetto della crisi, un forte incremento della spesa nei discount, con un balzo in avanti del 25,5% rispetto al 2011. Iper e supermercati hanno chiuso invece con un +5,5%.
Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo gli ultimi dati Fibl-Ifoam, a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l'Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. 


  • articolo preso da agrinews.info